VENEZIA

Città dell'acqua detta la serena, che ispiri i nostri
sogni di poeta
Teatro che dipinge la sua scena, ci spinge all'illusione della pietra

La voce tua flautata è visionaria, capace d'inventare
tutto e niente
Sei una carezza invero straordinaria, regina di un
passato evanescente

VENEZIA RISVEGLIATI

Mistero che ci parli della luna, di odori d'acque
morte e Casanova
Non hai saputo più trovar nessuna, idea di far
qualcosa che rinnova

Destati dal silenzio che seduce, di basta a quei
torpori annichiliti
Cerca lo spirito che riporta in luce, rifuggi dai
ripieghi e dalle liti

VENEZIA RISVEGLIATI

Le note vere o false di Vivaldi, che senti per le calli
non lo so
Se siano la musica dei soldi, o delle cartoline dei
rondò

C'è un bel proverbio ormai a tutti noto, rivolto a
qualche uomo del potere
e adesso che ti te ga cucà el biscoto, no ti ghe vol
più ben al tuo forner